In mostra a Cascina Roma di San Donato Milanese gli scatti dei cinque fratelli Moro dimostrano quanto possa essere importante raccogliere in un album di famiglia fotografie della propria esistenza per lasciare una testimonianza a futura memoria.
A distanza di oltre un secolo, la vecchia tecnica analogica utilizzata dagli autori delle immagini ci consente di provare le emozioni vissute dai fratelli sandonatesi nel contesto drammatico della Grande Guerra, interrogandoci al contempo sulla capacità della tecnologia digitale di conservare così a lungo i nostri ricordi.
Di sicuro, il digitale ci ha consentito di riportare al loro pieno splendore le istantanee catturate, tra il 1915 e il 1918, in diversi contesti bellici: dalle linee del fronte agli ospedali nelle retrovie.
Monfalcone, Bassano Veneto, Lugo di Vicenza, Campolongo sono alcuni dei luoghi riportati nelle didascalie che accompagnavano le immagini nelle quali compaiono, insieme a soldati senza nome, personaggi di primo piano.
Dall’epistolario di famiglia, conservato con grande cura da Maddalena Moro, custode delle memorie familiari, si evince che i fratelli erano abili fotoamatori che potevano avvalersi anche dei materiali indirizzati loro dalla natia San Donato. Dotati di tecnica e mezzi (seppur non professionali), hanno realizzato una serie di reportage personali di grande valore documentale, testimonianze storiche, fuori dai canoni tradizionali, cogliendo con efficacia momenti significativi e unici.
Le fotografie in mostra rappresentano solo un campione delle centinaia di stampe di piccole dimensioni giunte sino a noi in condizioni precarie. Proprio le condizioni dei materiali originali hanno reso necessario un impegnativo lavoro di post produzione per rendere le immagini uniformi riportandole al bianconero originale.
La mostra, aperta fino al 16 gennaio p.v., è costituta da un centinaio di fotografie, riprodotte in grandi dimensioni (50x70 e 70x100 cm.), montate in dittici o singolarmente a pieno formato, suddivise per aree tematiche: aereomobili, armi, campi base, cerimonie, ospedali, prigionieri, tempo libero, trincee/azioni.
Tutte voci che raccontano per immagini un evento tragicamente straordinario come la Grande Guerra di cui tanto abbiamo letto e visto, alla quale hanno preso parte tantissimi giovani che con abnegazione hanno difeso il nostro Paese dall’invasione nemica.